TTR Turbigo Turbo Race – 2012 10 21 – report Federica Friz

OLYMPUS DIGITAL CAMERA60 partecipanti estremamente soddisfatti del percorso, del divertimento e della sana competizione tra le squadre e anche del tempo bello con temperature fino a 22 gradi. L’edizione 2012 del TTR prevedeva 15 chilometri di corsa, 5 chilometri di canoa e una 50na di chilometri in bici. Per finire anche una prova di slackline che attraversa il naviglio dove tutti sono finiti in acqua avendo modo di ripulirsi il fango dalle scarpe.

Alle 10 la partenza della prima squadra, poi tutte le altre scaglionate da 2 minuti di attesa per permettere a ciascuno di identificare il proprio percorso senza avere il timore di essere seguiti. Il percorso si è svolto tutto nel Parco del Ticino: un intrico di sentieri nel bosco e tra i campi, dove chi cerca di accorciare il percorso viene intrappolato tra i rovi.   

Le maggiori difficoltà si sono registrate con la canoa. Sicuramente una prova facile per le squadre composte da canoisti multi sportivi, ma molto sfidante per chi non è abituato a combattere contro la corrente. Però è proprio questo il bello dei raid avventura: il fatto di essere prove multi sport che permettono di avvantaggiare ora chi corre più veloce, ora chi ha più equilibrio in corrente. Un pò di atleti sono finiti in acqua, e molte squadre hanno rinunciato a una delle lanterne della canoa posta in un punto con molta corrente. 

Terminata questa prova, via con la parte in bici. Scegliere il sentiero giusto in percorsi single track non è sempre semplice, soprattutto quando ci sono un sacco di incroci. I momenti più belli del percorso sono stati: l’attraversamento di un fiume in bici su un ponte tibetano, pedalare dentro a un sentiero molto stretto trasformato in ruscello, un passaggio di equilibrio su uno stretto ponticello con bici in spalla e successiva salita con una pendenza di 60 gradi, un percorso ritorto nel bosco. 

Alle 16.00 le squadre iniziano a tornare verso il traguardo, ma la gara non è ancora finita: c’è la prova di slackline, e quest’anno la fune è stata tirata sopra al Naviglio. Ogni metro fatto è un bonus, ma è così difficile che tutti cadono in acqua. Però tutte le squadre riescono a portare a termine la gara, e in tempo record gli atleti si gettano sul megarinfresco mentre vengono stilate le classifiche.

 

 

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